oresme

Rappresentazione grafica di una grandezza variabile

Nicola Oresme (1320-1382) fu uno dei più grandi uomini di cultura del XIV secolo: gran maestro al Collège de Navarre; maestro di teologia a Rouen, nel 1377 fu nominato vescovo di Lisieux. A lui si deve l’idea della rappresentazione grafica di una grandezza variabile. Egli pensò di rappresentare graficamente la velocità in funzione del tempo per descrivere i moti. È l’idea di “grafico di funzioni” che oggi siamo ormai abituati a vedere, e che Oresme rappresenta innalzando su un asse orizzontale tante sbarrette...

Nel tarttato Sulle configurazioni dei moti (1350) spiega come è possibile determinare lo spazio percorso da un corpo durante un moto generico: qualsiasi “grafico” può essere suddiviso in rettangoli sufficientemente piccoli di cui siamo capaci di calcolare l’area; Al fine di calcolare lo spazio percorso durante un moto generico, Oresme si ritrova a calcolare somme di un numero infinito di valori associati alle aree; In sostanza egli calcola la somma di serie infinite, ottenendo i risultati corretti.

nel disegno, dal Tractatus de configurationibus qualitatum et motuum, Oresme distingue tra grandezze

uniformi (costanti),

uniformemente difformi (crescono o diminuiscono con V costante),

difformemente difformi (variano secondo una legge arbitraria).