Amici

Starting Blocks

Verità/Realtà


S. Tommaso: la verità è adaequatio rei et intellectus.



card. J. H. Newman: La Verità è l'oggetto di ogni conoscenza, di qualsiasi specie sia questa; e quando ci chiediamo che cosa si intenda per Verità, penso sia giusto rispondere che Verità significa i fatti e le loro relazioni... Nessuno morirà per le proprie speculazioni; si muore per una realtà.

Osservazione


A. Carrel: Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità.

Esperienza

mons. L. Giussani: L'esperienza esige un io, un oggetto, un impatto tra l'io e l'oggetto; ma non basta: all'interno di un orizzonte ideale, che colora variamente il rapporto che Dio stabilisce tra me e le cose. E il peccato mortale da Cartesio in poi è esattamente questo: parlare della ragione dimenticando ciò da cui l'uomo trae il concetto di ragione. Da che cosa l'uomo cava il concetto di ragione? Dall'esperienza. Altrimenti fabbrichi, prefabbrichi il concetto di ragione e con esso giudichi l'esperienza: storti tutto.

Ragione


mons. L. Giussani: Per ragione intendo il fattore distintivo di quel livello della natura che chiamo uomo, e cioè la capacità di rendersi conto del reale secondo la totalità dei suoi fattori.



card. J. H. Newman: Si ragiona con tutto l'essere, nella sua concretezza. Passa un certo numero di anni e mi avvedo che il mio pensiero non è più al punto di prima: come mai? Si muove l'uomo tutto intero, la logica scritta è solo una testimonianza di questo movimento... ... I logici sono molto più impegnati a concludere correttamente che a trovare conclusioni giuste. Non riescono a vedere il risultato a causa del procedimento.


Inquietudine


S. Agostino: Il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te.

Fil rouge

Ugo di S. Vittore (sec. XII)


Tutta la natura parla di Dio, tutta la natura ammaestra l'uomo, tutta la natura genera una intelligibilità: non c'é nulla di sterile nell'universo.

Michael Faraday (Ottocento)


Nulla è troppo meraviglioso per essere vero.

Albert Einstein (inizio Novecento)

Nessuno può sottrarsi a un sentimento di riverente commozione contemplando i misteri dell'eternità e della stupenda struttura della realtà. è sufficiente che l'uomo tenti di comprendere soltanto un pò di questi misteri, giorno dopo giorno, senza mai demordere, senza mai perdere questa sacra curiosità.

Konrad Lorenz (metà Novecento)


Se vogliamo davvero che i giovani d'oggi non disperino della presente situazione dell'umanità, dovremmo fare in modo che possano rendersi conto veramente di quanto è grande, di quanto è bello il nostro mondo ... Ogni persona che si rallegra alla vista della creazione vivente e della sua bellezza è vaccinata contro il dubbio che tutto ciò possa essere privo di senso.

Victor Weisskopf (anni Ottanta)

L'arte e la scienza hanno questo in comune: esse forniscono un significato ed un senso all'esperienza umana ... Ma ci sono differenze immense fra le due ... abbiamo già menzionato il carattere tentativo e incompleto della nostra percezione scientifica della natura: essa rappresenta solamente una parte di una verità che si sviluppa passo dopo passo ... L'impoverimento del senso del significato e la crescita del cinismo della nostra cultura hanno contaminato anche gli studiosi delle scienze della natura ...

Giovanni Paolo II (anni Ottanta)


La scienza da sola non è in grado di rispondere al problema dei significati, anzi non può nemmeno situarlo nell'ambito del suo punto di partenza. E d'altronde questo problema dei significati non sopporta che la risposta venga rinviata all'infinito.

Luigi Giussani (anni Novanta)


Il bello - come definivano gli antichi - è lo splendore del vero, è il vero in quanto ti affascina, è il vero in quanto ti colpisce e ti attira. Un bello che non fosse vero sarebbe triste; tanto più triste, quanto più è bello. Triste perché sarebbe effimero.

Laurent Lafforgue (anni 2000)

Il primo fondamento spirituale della vita intellettuale o artistica è la convinzione, manifestata non già nelle opinioni ma dall’esistenza, che la verità è ricca. Il secondo è la convinzione che la verità è bella. Che il bello è lo splendore del vero, secondo la formula di San Tommaso d’Aquino. Ora, la bellezza è ciò di cui il nostro tempo manca nella maniera più palese. Stranamente, la matematica e la fisica figurano tra i rifugi contemporanei della bellezza.

Benedetto XVI (anni 2010)


All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva.

Piccolo commento

  • Il movente adeguato della ricerca scientifica è lo stupore destato dall'incontro con la realtà, unitamente alla percezione di un significato possibile. Il nichilismo è il peggior nemico della scienza.

  • Quanto più quella percezione è forte, tanto più la ricerca diventa un'avventura umanamente interessante.

  • Se poi il significato non resta una bella idea ma diventa un incontro presente e personale, allora la ricerca assume i contorni di un'esperienza di continua crescita.