Il Centro Culturale Marcello Candia è sorto a Melzo nel 1988 su iniziativa di un gruppo di cittadini interessati a condividere il proprio desiderio di conoscenza, verità e bellezza attraverso la proposta di iniziative culturali aperte a tutti e realizzate a partire da un’educazione ed una coscienza cristiana.
Il Centro Culturale Marcello Candia è sorto a Melzo nel 1988 su iniziativa di un gruppo di cittadini interessati a condividere il proprio desiderio di conoscenza, verità e bellezza attraverso la proposta di iniziative culturali aperte a tutti e realizzate a partire da un’educazione ed una coscienza cristiana.
Il riferimento a Marcello Candia – industriale milanese che all’età di 47 anni vende la sua brillante azienda per costruire un ospedale a Macapà, sul Rio delle Amazzoni, ed iniziare una intensa attività caritativa e missionaria – segna chiaramente per il Centro Culturale la direzione da seguire: il nome di Candia vuole essere una continua provocazione ad operare nella realtà cercando di coniugare l’interesse culturale con l’attenzione alla persona e l’ascolto dei bisogni.
Il riferimento a Marcello Candia – industriale milanese che all’età di 47 anni vende la sua brillante azienda per costruire un ospedale a Macapà, sul Rio delle Amazzoni, ed iniziare una intensa attività caritativa e missionaria – segna chiaramente per il Centro Culturale la direzione da seguire: il nome di Candia vuole essere una continua provocazione ad operare nella realtà cercando di coniugare l’interesse culturale con l’attenzione alla persona e l’ascolto dei bisogni.
«La Cultura è ciò per cui l'uomo in quanto uomo diventa più uomo, "è" di più, accede di più all' "essere"» (Giovanni Paolo II - Allocuzione all'Unesco, 2 giugno 1980): a partire da questa convinzione il Centro Culturale in questi 30 anni di attività ha organizzato una pluralità di iniziative di vario genere – dall’allestimento di mostre alle visite guidate, dai cineforum alle presentazioni di libri, dalle tavole rotonde all’incontro con testimoni – non per un interesse verso l’erudizione, ma perché la cultura rappresenta il modo di essere specifico dell’uomo in quanto tale. L’esito delle iniziative è spesso andato ben oltre le aspettative, segno della condivisione di un desiderio di Cultura e di Bellezza avvertito da molti, e dalle proposte sono germogliati nuovi rapporti e nuove idee.
«La Cultura è ciò per cui l'uomo in quanto uomo diventa più uomo, "è" di più, accede di più all' "essere"» (Giovanni Paolo II - Allocuzione all'Unesco, 2 giugno 1980): a partire da questa convinzione il Centro Culturale in questi 30 anni di attività ha organizzato una pluralità di iniziative di vario genere – dall’allestimento di mostre alle visite guidate, dai cineforum alle presentazioni di libri, dalle tavole rotonde all’incontro con testimoni – non per un interesse verso l’erudizione, ma perché la cultura rappresenta il modo di essere specifico dell’uomo in quanto tale. L’esito delle iniziative è spesso andato ben oltre le aspettative, segno della condivisione di un desiderio di Cultura e di Bellezza avvertito da molti, e dalle proposte sono germogliati nuovi rapporti e nuove idee.