Fra le più enigmatiche e affascinanti realtà che la scienza tenta di indagare c'è quell'oggetto sui generis che coincide con il soggetto stesso della ricerca: l'essere umano. L'uomo rappresenta quel livello della natura capace di avvertire la presenza del mondo e di sé stesso, e in grado di esprimere il proprio esserci con la più misteriosa delle parole: io. Guidati da due studiosi italiani di fama mondiale, il neuroscienziato Marcello Massimini e il neurolinguista Andrea Moro, saremo invitati a esplorare la natura della coscienza e del linguaggio secondo le possibilità offerte dall'approccio scientifico e con apertura interdisciplinare.
Ogni giorno per tutta la giornata sarà possibile partecipare, con cadenza oraria, alla presentazione del percorso.
Se l'io talvolta è oggetto della ricerca scientifica, sempre ne è il soggetto. Spesso si ritiene che il percorso scientifico sia un processo a-personale, quasi asettico, mentre è l'esito di un appassionato rapporto di stima e di accoglienza della realtà. In ogni scoperta l'uomo più o meno consapevolmente svela un aspetto di sé stesso. Attraverso il racconto di alcuni momenti della storia della scienza si potrà cogliere il manifestarsi di alcune dinamiche tipiche dell’agire umano.
Ogni giorno lo spazio scientifico ospiterà il dialogo con uno scienziato in cui far emergere - attraverso il contenuto della sua ricerca - le motivazioni, le domande, gli eventi, gli incontri che maggiormente hanno segnato la sua esperienza umana e scientifica.
In mostra: la pianta di San Gallo, il carro di Guido da Vigevano, il mulino di Villard de Honnecourt
Presentazione della mostra con Enzo Boschi, Presidente INGV